mercoledì 27 maggio 2009

Due cose nella mia vita sono importanti. La prima è questa: il gusto della vita nn è negato a chi sbaglia, ma a chi nn ha un senso dell'infinito, del destino, dell'ideale, del Mistero presente, perchè allora il problema nn è sbagliare o nn sbagliare. Il gusto della vita nn è negato a chi sbaglia: è negato a chi nn ha il nesso col Destino che fa le cose, con il Mistero presente. Per cui tutto è un'ipotesi positiva, il tempo che per tutti è sinonimo di decadenza, lavora in positivo. Se guardo la mia vita, che razza di roba è successa!Dico sempre: se è successo così fino adesso, immaginiamoci che cosa succederà nel futuro!Ne vedremo delle belle. E' interessante, no?E' un'avventura.
Ed è esattamente qui il problema, perchè la secopnda cosa è che se dovessi paragonare la mia vita, come si è svolta (c'è una legge fisica che dice che l'orizzonte si muta mutando il punto di osservazione), userei questa metafora: la mia vita è come una mongolfiera, più vado, più m'innalzo, più mi impegno, più sono dentro a questa vita, più scopro degli aspetti dell'umano che erano impossibili prima: la capacità di fedeltà, di amicizia, di lealtà, di ripresa, di indomabilità, che nn avevo mai pensato prima.
Perciò, da ultimo, è una gratitudine. Come ho iniziato, così voglio finire: è una gratitudine che caratterizza la mia vita, perciò nn ho paura di darla tutta.

Enzo Piccinini
Testimonianza agli esercizi spirituali degli studenti universitari di CL - Rimini, 12 dicembre 1998

domenica 17 maggio 2009

The promise

If you wait for me then I'll come for you
Although I've traveled far
I always hold a place for you in my heart
If you think of me, if you miss me once in a while
Then I'll return to you
I'll return and fill that space in your heart

Remembering Your touch Your kiss Your warm embrace
I'll find my way back to you
If you''ll be waiting

If you dream of me like I dream of you
In a place thats warm and dark
In a place where I can feel the beating of your heart

Remembering Your touch Your kiss Your warm embrace
I'll find my way back to you
If you'll be waiting

I've longed for you and I have desired
To see your face your smile
To be with you wherever you are

Remembering Your touch Your kiss Your warm embrace
I'll find my way back to you
If you'll be waiting


Together again
It would feel so good to be
In your arms
Where all my journeys end
If you can make a promise if its one that you can keep,
I vow to come for you
If you wait for me and say youll hold
A place for me in your heart.

Tracy Chapman



Se tu mi aspetterai allora io verrò per te benché abbia viaggiato lontano tengo sempre un posto per te nel mio cuore se mi pensi se ti manco di quando in quando allora ritornerò da te ritornerò e colmerò quello spazio nel tuo cuore

ricordando il tuo tocco il tuo bacio il tuo caldo abbraccio ritroverò la mia strada per tornare da te se tu mi aspetterai se tu mi sogni come io sogno te in un posto caloroso e buio in un posto dove posso sentire il battito del tuo cuore ricordando il tuo tocco il tuo bacio il tuo caldo abbraccio ritroverò la mia strada per tornare da te se tu mi aspetterai

ti ho desiderato ardentemente e ho desiderato rivedere la tua faccia il tuo sorriso per essere con te ovunque tu sia ricordando il tuo tocco il tuo bacio il tuo caldo abbraccio ritroverò la mia strada per tornare da te perfavore dimmi ke mi aspetterai ancora insieme ci si sentirebbe così bene tra le tue braccia dove finiscono tutte le mie giornate se tu puoi farmi una promessa se tu la puoi custodire prometto d venire da te se tu mi aspetterai e dimmi che terrai un posto per me nel tuo cuore.

sabato 16 maggio 2009

venerdì 8 maggio 2009

Gli amici non vivono semplicemente in armonia, come alcuni dicono, ma in melodia.
Henry David Thoreau (1817 – 1862)

sabato 2 maggio 2009

Spengimi gli occhi, ed io Ti vedo ancora;
rendimi sordo, e sento la tua voce;
mozzami i piedi, e corro la tua strada;
senza favella, a Te sciorrei preghiere.
Dirompimi le braccia, ed io Ti stringo
col cuore mio, fatto, repente, mano.
Se fermi il cuore, batte il mio cervello;
ardi anche questo: ed il mio sangue, allora
Ti accoglierà, Signore, in ogni stilla.
(Rilke)

venerdì 1 maggio 2009

Atto d'Amore
Ada Negri

Non seppi dirti quant'io t'amo, Dio
nel quale credo, Dio che sei la vita
vivente, e quella già vissuta e quella
ch'è da viver più oltre: oltre i confini
dei mondi, e dove non esiste il tempo.
Non seppi; - ma a Te nulla occulto resta
di ciò che tace nel profondo. Ogni atto
di vita, in me, fu amore. Ed io credetti
fosse per l'uomo, o l'opera, o la patria
terrena, o i nati dal mio saldo ceppo,
o i fior, le piante, i frutti che dal sole
hanno sostanza, nutrimento e luce;
ma fu amore di Te, che in ogni cosa
e creatura sei presente. Ed ora
che ad uno ad uno caddero al mio fianco
i compagni di strada, e più sommesse
si fan le voci della terra, il tuo
Volto rifulge di splendor più forte
e la tua voce è cantico di gloria.
Or - Dio che sempre amai - t'amo sapendo
d'amarti; e l'ineffabile certezza
che tutto fu giustizia, anche il dolore,
tutto fu bene, anche il mio male, tutto
per me Tu fosti e sei, mi fa tremante
d'una gioia più grande della morte.
Resta con me, poiché la sera scende
sulla mia casa, con misericordia
d'ombre e di stelle. Ch'io ti porga, al desco
umile, il poco pane e l'acqua pura
della mia povertà. Resta Tu solo
accanto a me tua serva; e nel silenzio
degli esseri, il mio cuore oda Te solo.
Il bene perduto:
un breve razzo inlacrime caduto.
ciò che avevo afferrato bramosa,
nella mano stretta si sfece,
come a sera la rosa
sotto la volta dell'eternità.
Tutto impallidì, si tacque,
perse colore e sapore,
(e più quel che più mi piacque).

O. Mazzoni
Un avvenimento doloroso, la morte di una persona, la malattia di un familiare, una bocciatura, sollecitano il nostro io, la nostra persona: la sollecitano a un recupero di ciò che è vero, mi sollecitano a recuperare ciò che è definitivamente vero per me, qlcs che dimenticavo o che ricordavo raramente.
Perciò, accettare l'avvenimento apparentemente contraddittorio a ciò per cui siamo fatti, significa sollecitare la capacità che ho di rapporto con ciò che mi costituisce al fondo o che costituisce più sicuramente la mia strada al Destino.
Comunque sia, un avvenimento quanto più è grave per noi, tanto più ci sollecita, ci urge ad aggrapparci, come giudizio e affettivamente, alla sicurezza suprema che abbiamo: la sicurezza suprema è il Destino, ciò da cui traiamo origine, ciò a cui apparteniamo.
Nel contatto con la realtà siamo sollecitati a sviluppare il nostro rapporto con l'essere, il nostro rapporto con ciò da cui tutto nasce, da cui, soprattutto, il nostro io nasce. Nel contatto con la realtà siamo sollecitati e invitati a sviluppare la coscienza che abbiamo di ciò a cui apparteniamo, o del Destino cui andiamo, che è lo stesso.
Se l'avvenimento in cui il contatto con la realtà si traduce - il contatto con la realtà è un avvenimento - è immediatamente contraddittorio alla nostra aspirazione, ciò ci costringe ad andare più sotto. Se tu nel fare una casa trovi terreno instabile, vai più sotto, scavi più sotto per trovare il fondamento, e sul fondamento giusto costruisci. Perciò, chi ha vissuto il dolore nella vita, se 'ha accettato, è perchè dal dolore si è fatto condurre più sotto nella profondità più vera del cuore.
E così risulta un uomo a cui uno ricorre con più fiducia, che gli altri che lo conoscono stimano, ha una figura, una faccia più potente, ha un viso più umano. Chi vive senza dolore e senza fatica, nel tempo, se in qlc modo la sollecitazione al vero nn gli arriva da altro, è insipido, cresce insipido, cresce piu superficiale.
Insomma, se siamo fatti e tutto ciò che accade nasce dalla stessa cosa da cui noi siamo fatti ( perchè tutto ha la stessa origine: dal mistero da cui trae consistenza la nostra vita, trae consistenza anche l'esistenza di tutto il resto), qualsiasi incontro nella vita, qualsiasi impatto con la realtà nn ha altro scopo che sollecitarci a una più profonda conoscenza, coscienza e affezione a ciò da cui deriviamo e, perciò, al nostro Destino. Qualsiasi impatto con la realtà è destinato così a rendere più energica, più ricca, la nostra personalità.

Luigi Giussani