domenica 15 febbraio 2009

''Il possesso a cui tende l'amore è molto di piu' a un metro dall'oggetto che neanche afferrandolo. E' come l'areoplano che, quando parte, dà su di giri ai motori e, quando sono al massimo e vibra tutta la carcassa dell'aereo, tutto vibra,-zac!-si mette in volo.Cosi', di fronte a una persona amata, nell'amore a una persona, è molto piu' grande l'intensità dell'amore quando ti fermi a un metro e tutto vibra e tutto sembra volerla afferrare e tu ti trattieni dall'afferrare, non per trattenerti dall'afferrare, ma perchè c'è un'adorazione e un riconoscimento del significato della cosa. E tu sei li' che vivi questo sentimento di significato e trattieni l'impeto che ti spingerebbe a una presa puramente meccanica. In quel momento tu vuoi bene a quella persona centomila volte di piu' che neanche se l'afferri con tutte e due le mani. Per amare una presenza, tu devi riconoscere che essa è segno del Mistero, di Cristo: cio' di cui è fatta è Cristo. E tutto in te, davanti a essa, viene proteso e lanciato come domanda a Cristo che si sveli, che si faccia vedere. Perchè, quando Cristo si fara' vedere in quella faccia, sarà la fine del mondo, sarà l'eternità (quell'eternità di cui quella persona è fatta: se è fatta di Cristo, è fatta di eternità, no?) Essere a un metro senza prendere vuol dire essere tutto proteso nel prender coscienza del segno che essa è. Per questo niente al mondo la può piu'cancellare, proprio perchè è segno di Cristo; e niente al mondo puo' soverchiarla, perchè è segno di Cristo. Se è segno di Cristo, quello che ti viene di conseguenza è lo struggimento perchè Cristo si riveli in lei, cioè che appaia la definitività della cosa, appaia la verità della cosa nella sua definitività. Perchè anche in Paradiso la persona amata è segno in cui cio' di cui è segno si effonde, si rivela, esplode. Quando Gesu' guardava la Samaritana, era cosi': era il segno del Padre la Samaritana e Cristo viveva lo struggimento che il Padre si manifestasse in lei, che tutto il mondo in lei vedesse il Padre, cioè vedesse Lui, perchè il Padre si era fatto carne nel Figlio. Soltanto che Gesu' non aveva il prurito che abbiamo noi, l'istinto che abbiamo noi, il disordine, l'impetuoso disordine che noi subiamo dopo il peccato originale, perciò è come se fosse li' a un metro, ma contemplando e desiderando. Forse la parola giusta è adorando. L'uomo non puo' amare la donna che ama, se non da un metro di distanza."
don Luigi Giussani

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